Lumache da gastronomia: quali sono i vari tipi esistenti? Quali caratteristiche le contraddistinguono? Questi molluschi si dividono in tre categorie principali, tra cui la Helix Aspersa Muller, l’Eobania Vermiculata Rigatella e la Theba Pisana. Tutti e tre questi tipi sono ottimi da poter utilizzare in cucina.
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Lumache da gastronomia: i primi due tipi
Le lumache da gastronomia si distinguono in tre tipi principali. La prima categoria è particolarmente prelibata e prende il nome di “Helix Aspersa Muller”. Si tratta di una lumaca che ha addirittura una fama mondiale, ed è quella che solitamente viene chiamata “Escargot”.
Non si tratta di una lumaca particolarmente grande, perché il suo diametro non supera di solito i 35 mm e la sua altezza i 28-massimo 32 mm. Per quanto riguarda il suo peso invece, questo raggiunge al massimo i 15 g.
Di solito la parte circolare del guscio è decorata con un colore biancastro, ma la parte sullo sfondo rimane sul verde tendente al giallo. Di solito può anche presentare bande marroni.
La seconda tipologia invece si chiama “Eobania Vermiculata Rigatella” e l’ultimo termine è dovuto alla presenza di righe bianche sul guscio. Si tratta inoltre di una lumaca più grande di quelle del primo tipo e che vive soprattutto nel Lazio.
Si tratta di una tipologia ottima da cucinare insieme al sugo.
Lumache da gastronomia: il terzo tipo
Il terzo tipo di lumache da gastronomia prende il nome di “Theba Pisana” e ha dimensioni abbastanza ridotte, tanto che spesso è chiamata “lumachina”. Cresce soprattutto vicino le sponde dei fiumi ed è originaria del Mediterraneo. Di solito è preferibile cuocerla in padella per pochi minuti. Altra sua caratteristica sono i suoi colori, come il bianco che sembra porcellana. Se anche tu stai cercando lumache a Roma, puoi comprare lumache a Roma presso di noi.